Ci sono dei gruppi per cui la parola”originalità”non è affatto spesa a caso,ma anzi riassume bene il loro intento musicale,la loro attitudine.
Ed i PloF originali lo sono veramente:la loro musica è colma di ironia e di trovate stranissime,cambi di tempo arditi e momenti insoliti.
Il gruppo nasce quasi per caso nel 2012;difatti i suoi componenti(la line-up è la seguente:Fabrizio Semerano-voce e chitarra, Giovanni Caramia -chitarra, Angelo Rosato-batteria e voce, Fabio Semerano-basso)si trovano insieme per una serata estemporanea,e dato il successo della stessa,decidono di rimanere insieme e continuare,all’insegna di un sound peculiare quanto interessante e personale….e questo EP nasce dopo tutta una serie di concerti e concorsi importanti a cui i Plof hanno preso parte.
Le 4 tracce di questo disco confermano una creatività che pare infinita,talvolta volutamente sghemba e tortuosa,spesso schizzata e folle,il tutto in un mix unico che non ricorda altri gruppi,di nessun’altro genere:una sorta di caleidoscopico crossover pazzo e divertente(e anche questa definizione non rende bene l’idea).
L’EP si apre con la follia sonora di “Bobby Bob”,che mescola dissonanze chitarristiche di matrice noise(e post hardcore)a buffe voci “trattate” e filtrate(immaginate Alvin Superstar sotto acido che suona un brano punk rock a tutto gas),il tutto con continui cambi di tempo,tra violente accellerazioni e improvvisi rallentamenti inconsueti;un brano schizofrenico e al vetriolo,in cui la potenza sonora è deflagrante (e che vede la band”picchiare”senza pietà,in grande forma)…..
“Trumpets”è un brano”rockabilly” alla maniera dei Plof:caustico,dissonante,volutamente disturbante,totalmente folle,con dei riff irresistibili di chitarra in evidenza che sbucano sempre all’improvviso;”Juan Soup”torna su coordinate più ossessive(e grintose),sempre con la pazzia delle voci urticanti che”bucano”le casse:si va a tutta birra senza fermarsi un secondo,con la sezione ritmica e le chitarre che vanno come un treno in corsa dritto in faccia,tra dissonanze e improvvise fiammate di potenza!
Che l’ironia sia parte fondamentale del sound della band è innegabile e ciò non viene smentito nemmeno nel titolo finale:è una traccia apparentemente enigmatica chiamata”Sex Appeal”,che inizia come una sorta di ambient”destrutturato”,per piombare nella consueta orgia rock&roll(dalla mentalità deviata)tipica dei PloF,sempre in bilico tra parti spericolate e cambi di tempo al vetriolo.
Per tutti gli amanti di un certo tipo di rock non allineato,e dalle riminiscenze noise,così come per i fans della musica originale,che non ricorda altro di già sentito in precedenza,questo è un EP da non perdere…..Inoltre,nel loro magma sonoro spericolato,i Plof dimostrano non solo di avere delle eccellenti idee compositive,ma anche di saper suonare….da tenere d’occhio!
PS:potete scaricare gratuitamente l’Ep qua:http://lepers.bandcamp.com/album/mardi-gras-2 mentre qua potete vedere il videoclip di”Sex Appeal”(http://www.youtube.com/watch?v=UhSTSciH3hI )che traduce in immagini la follia sonora creativa della band!