Veri e propri pali che vi trafiggeranno, tanto per rimanere in tema.
L’opera è intrisa di pianismi e jazzismi da saloon posti come illuminato
intermezzo per evitare che le copiose morbosità e stregonerie saturino
in maniera eccessiva l’atmosfera. Con Superfreak nel 2007 l’unione a
carattere ancora una volta incestuoso ha dato vita a “Kiss me”,
generando una miscela esilarante e incontenibile di frenesie schizoidi,
su tutte si segnala il sabba apocalittico e sincopato di It’s the apocalypse sicuramente degno di essere ricordato come il più irriverente e oltraggioso combo strumentale della storia della
musica: strumenti scordati e ruggenti capaci di generare un’armonia
contagiosa. Altre commistioni sospette del losco individuo de Large sono
quasi certamente ravvisabili nelle scorribande a firma Altierjinga
Lepers, nei lavori di Pete Jones, Fresh scum for Castenado e Bokassà.
Insomma una presenza assidua e un’attitudine onnivora che farebbe
seriamente pensare che il sopra descritto de Large possa essere
esponente stabile della setta degli untori pro diffusione lebbra.
-Romina Baldoni
link
Nessun commento:
Posta un commento