giovedì 29 novembre 2012

alexander de large: Distorsioni

Per ben sette volte il personaggio ci ha ammorbato con proprie produzioni in solo. L’ultimo concept album del 2012 “Colors” è una saga tra il serio e il faceto sui colori. Veri e propri obbrobri eseguiti con una chitarra acustica un po’ scassata. L’ideologia di alto impegno culturale ed etico che si nasconde dietro tutto questo, solo i più acuti potranno coglierla. Ovvero: il mondo può essere visto da molteplici prospettive. Si può giocare con l’esatto contrario di tutto e tornare a smentirlo. Niente è realmente di un solo colore, niente è solo brutto o solo bello. Ma le sfumature le colgono i saggi. I furbi invece le propagandano per tirare acqua ai loro mulini. Principali indizi a suo carico: si riscontra un’unione incestuosa e seri sospetti che lo avvicinerebbero a piste sataniche con Frogwomen nel 2006, “66.6”: una monotraccia piena di trovate macabre e sperimentazioni banal noise dalla rara capacità abrasiva e dall’impatto lacerante.

lepersdelargecolorsVeri e propri pali che vi trafiggeranno, tanto per rimanere in tema. L’opera è intrisa di pianismi e jazzismi da saloon posti come illuminato intermezzo per evitare che le copiose morbosità e stregonerie saturino in maniera eccessiva l’atmosfera. Con Superfreak nel 2007 l’unione a carattere ancora una volta incestuoso ha dato vita a  “Kiss me”, generando una miscela esilarante e incontenibile di frenesie schizoidi, su tutte si segnala il sabba apocalittico e sincopato di It’s the apocalypse sicuramente degno di essere ricordato come il più irriverente e oltraggioso combo strumentale della storia della musica: strumenti scordati e ruggenti capaci di generare un’armonia contagiosa. Altre commistioni sospette del losco individuo de Large sono quasi certamente ravvisabili nelle scorribande a firma Altierjinga Lepers, nei lavori di Pete Jones, Fresh scum for Castenado e Bokassà. Insomma una presenza assidua e un’attitudine onnivora che farebbe seriamente pensare che il sopra descritto de Large possa essere esponente stabile della setta degli untori pro diffusione lebbra.

-Romina Baldoni

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