...Si cambia completamente genere con l'arrivo dell'ospite "straniero", alexander de large, da Bari, con il supporto del suo collega e amico della lepers production, Superfreak. Il set è impostato in stile folk-country cantautoriale, richiamandosi spesso a composizioni blueseggianti alla Tom Waits. A rendere il tutto decisamente più istrionico e inaspettato sono le incursioni sonore del suddetto Superfreak, che ora con la tromba, ora con una chitarra scordata, altre volte con geniali marchingegni di ultima generazione telefonistica, riesce ad introdursi nei brani in modalità sempre inaspettate e mai banali, oscurando a tratti la vena poetica del malinconico alexander, sempre composto e solitario sulla sua sedia. Proprio questa sorta di dualismo rende il set decisamente apprezzabile (e apprezzato) sia dagli amanti del caos, sia dai fautori dell’ordine (musicale) che ad ogni evento sappiamo nascondersi e mimetizzarsi perfettamente nella platea. Anche qui si annovera una cover di Going Blind, dei Kiss già coverizzata dai Melvins, già coverizzata dai Gaswagen (dai quali poi è sicuramente arrivata a alexander de large). Da sottolineare l’ampia disponibilità dell’ormai affermato alexander de large, che a fine serata si è fermato fuori ai cancelli della masseria per una lunga session di autografi, a sancire l’ormai avvenuta conquista del mercato discografico foggiano.
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