Bokassà intervistati rivelano il loro odio verso Solquest, Maybe I'm, ma sopratutto gli Umanzuki, acerrimi nemici e plagiatori di copertine. Questa è la descrizione fatta dalla radio e cliccando qui la potete sentire anche.
Due elefanti si tengono in equilibrio sul filo di una ragnatela… più che una filastrocca questa potrebbe essere una giusta descrizione per Bokassà e Umanzuki. Le due band camminano su una sottile linea che divide l’AfroPunk dalla Psichedelia e il JazzCore dal Noise.
L’Africa è il punto di partenza immaginario, c’è più l’eco dei ritmi tribali che la presenza di una geografia tradizionale. L’Africa è il giardino di casa per i Bokassà mentre è un componente quasi casuale per gli Umanzuki. Il resto è musica, più facile ascoltare che definire.
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