lunedì 26 gennaio 2009

Lepers Produtcions: Il Tirreno

All'ultimo Tagofest, il festival estivo di musica indipendente italiano che si tiene ogni anno a Marina di Massa, al banchetto della Lepers Produtcions potevi acquistare con un paio di euro un pupazzetto fatto a mano utilissimo per riti woodoo. Poi, come regalo, ricevevi un paio di cd masterizzati (male) e impacchettati con carta riciclata su cui veniva scritto qualcosa come: “questa musica fa schifo”. Un'ironia dissacrante e contagiosa t'investiva, tanto da volerne ascoltare di più. Non la solita net-label, dunque – argomento sul quale è nota la polemica se le nostre brevi giornate abbiano davvero bisogno di tutta questa musica – giacché di Lepers, a occhio e croce, se non ci fosse, se ne sentirebbe la mancanza. Un catalogo ricco e variegato, sgangherato e umorale quanto basta. “Musica infetta”, dicono loro (giacché “lepers” sta per “lebbrosi”), altamente contagiosa: tutto si scarica gratis dal sito www.lepers.it senza troppa fatica, potendo scegliere tra il post-punk affilato, divertente e divertito dei Bread Pitt e il loro ultimo album “Non fate allarme” o le esilaranti pseudo-canzoni de I Selvaggi del Borneo, oppure ancora i bozzetti lo-fi di Superfreak. Come diceva un'efficace pubblicità di qualche tempo fa: provare per credere.


- Guido Siliotto

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