Mentre finti lebbrosari vengono chiusi, gli
unici e veri lebbrosi pugliesi continuano – senza alcuna sovvenzione
statale, nonostante i loro indubbi disagi mentali ed emotivi [leggi:
cecità delle tanto decantante istituzioni della Regione Puglia a
premiare le "eccellenze" musicali pugliesi] continuano a sfornare roba,
rigorosamente auto-prodotta e donata – con un atto di incommensurabile
amore – in free download sul portare della net-label più sgangherata e
freak d’Italia.
Stavolta, tocca a due ritorni storici: Solquest con In Spite of Black Clouds (lprs 56) e gli altamurani Quartetto Capodoglio (ex Bread Pitt) con l’ammiccante The Shape of Sperm to Come (lprs 55), con un’interessante pendant di archivi a nome Bread Pitt, ormai o per fortuna in coma farmacologico.
I due lunghi landscape che compongono In
Spite of Black Clouds sono enormi nenie che avvolgono l’ascoltatore con
un fare minaccioso e perturbante. Il Side B con una chitarra che si
crede una viola raschia e rantola gonfiandosi come un tempesta
all’orizzonte. Una psichedelia minacciosa e lontana dalle solite
indolenze ambientali.
Riguardo il Quartetto, la label scrive:« è
un progetto di ricerca orientato alla comunicazione elettro acustica con
gli abissi. La collaborazione con i più importanti istituti di ricerca
bio-acustica garantisce l’altissima qualità del loro noise
antropogenetico destinato all’ecolocalizzazione del più cattivo degli
animali ». Le sei incursioni abissali racchiuse in The Shape
oscillano tra il descrittivo-simbolico e il disperato tentativo di
cercare un linguaggio misto comprensibile da scienziati persi tra
grovigli di cavi e oscillatori e sfuggenti creature marine.
-T/T
Nessun commento:
Posta un commento