Frattaglie jazzcore, psichedelia sghemba e un funky punk deragliato e
improvvisato buttati in un calderone immaginifico e capaci di dare vita
ad un piatto succulento e gustosissimo. La zuppa rustica che nasconde
nella semplicità degli ingredienti il suo sapore unico e inimitabile, si
potrebbe dire. Semplicistici ma mai riduzionisti nelle centrifughe e
nella giocosità. Il Progetto Cristio racchiude l’esperienza non
trascurabile di due personaggi come Cristiano Alberici (già X-Mary) e
Michele Napoli (Peawees). Il titolo "Adult Taste" fa pensare
alla spontaneità e alla freschezza bambina capace di generare cose
grandi oppure il suo inverso, adulti che con piglio infantile e voglia
di non prendersi sul serio sanno sguinzagliare emozioni e collage vicini
al disincanto e alla magia del mondo dei piccoli. Un tuffo liberatorio
dalla convenzionalità e dal programma calcolato a tavolino, almeno nei
risultati finali. Una eterogeneità brillante e vivacissima e soluzioni
sorprendenti e insolite di grande eclettismo.
Dietro
le righe però si percepisce perfettamente la cura dei dettagli,
l’ottima registrazione e produzione, la varietà degli arrangiamenti e il
cocktail strumentale ben adagiato sullo sfoggio irruento di stili e
contaminazioni messi in campo. Fabio Magistrali e Paolo Apollo Negri
sono solo alcuni dei numerosi ospiti che aggiungono tasselli
frastagliati e vividi al mosaico surreale. I cromatismi esplosivi degli
Animal Collective, l’istrionismo Pavement, l’irruenza sviata dei Sonic
Youth e Primus e la patafisica svalvolata dei Gong. Visionarietà
matematica che rende vivibile e sostenibile la convivenza di tante
diversità e che sprigiona reazioni controllate. Forse la grande maturità
dei Cristio sta proprio in questo.
Dare la forma del disincanto e dell’estemporaneo ad un lavoro
curatissimo, affogare ogni pretenziosità in un amalgama contagioso e
burlesco. E qui tornare a ripercorrere le atmosfere di “A tavola con il principe”
degli X-Mary è quasi inevitabile. L’arte di saper imbandire una tavola
principesca ricorrendo all’esilarante, con pose tamarre e scanzonate
saper pescare il pesce giusto al momento giusto. I Nofx più parodistici e
votati al divertissement! Dall’orchestrale burlesque, in stile Piero
Umiliani, di Tempesta e Salita in bici, al funky pop di Above the tree
(fall in love). Power ballad sostenute da una batteria coriacea e
metrica intarsiate da incursioni di hammond, tromba e armonica (Stereogirl, Magic Piper). Lounge contaminato da abrasioni punk in Granito, demenzialità esotiche in So sad, psycho math in Sala Giochi. Era difficile arrivare a tanta stranezza con tanta disinvoltura ma i Cristio ci sono riusciti benissimo.
-Romina Baldoni
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