Già dalla presentazione si avverte un certo non-sense: una copertina con colori accesi dei quali il predominante sembra essere il fucsia, l’immagine di un ciccione in serie sul davanti e sul retro una locandina di un vecchio film di Elvis con Walter Matthau (probabilmente “King Creole”). Questi ‘Crazy Crazy Jingles For You’ di Santabinder sono 18 e il più lungo dura 1 minuto e 46 secondi. Cantati “alla Chipmunks” grazie ad un effetto che modifica la voce un po’ come fa il giradischi quando legge un 33 giri alla velocità di un 45 e composti con un semplice software per la registrazione audio, una vecchia chitarra Eko e un effetto Picth Shifter. Lavorando anche sul personaggio, Santabinder fa musica come non fa più nessuno di questi tempi. Cioè usando una strumentazione alla portata di tutti. E mentre ci si rende conto dell’ironia di tutto il lavoro si capisce anche l’importanza dello stesso, la sua vivacità. Come oggigiorno succede in tanti campi artistici, sembra che a trasmettere emozioni, sensazioni, messaggi sia l’oggetto in sé, la sua forma, più che il suo contenuto. [***]
Marco Casciani
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