Negli ultimi anni abbiamo seguito con attenzione le vicende del Ritratto di un Mattino, giovane prog band pugliese che ha saputo amalgamare il classico rock sinfonico con tentazioni cosmiche e psichedeliche. Uno dei membri più attivi del combo, il bassista e polistrumentista Stefano Spataro, ha pensato di cimentarsi con una parte del progetto, ovvero la musicalità dilatata e rarefatta di area kraut, mettendo in piedi SolQuest.
E' nato csì il mini album di sei brani "Private" (seguito di "Green dust"), pubblicato dalla Lepers nel 2007: già dall'inizio visionario di "Svang" torna alla mente il progetto Quadraphonic di Fabio Zuffanti, ovvero elettronica surreale e ambientale, che però Spataro realizza trasfigurando una strumentazione essenziale (sintetizzatore e basso, che talvolta viene "gonfiato" creando un evento sonoro che può rimandare alle onde che si allargano su una superficie acquatica). Intriganti le sonorità "disturbate", vagamente alla Autechre, di "Fumare giova gravemente alla salute", che potrebbe essere una buona traccia da sviluppare, come l'onirico bass-solo di "Dream" (emozionante la voce di Martin Luther King).
I rimerimenti ai vari Cluster e Tangerine Dream sono più che evidenti, arrivando fino ai giovani alfieri Radio Massacre Internazional, ma la dimensione solistica ben si addice a questo giovane e coraggioso sperimentatore, che ha solo bisogno di credere ancora di più nelle sue capacità per scrollarsi di dosso influenze così marcate.
- Donato Zoppo
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