sabato 13 settembre 2008

Lepers Produtcions intervista su The Holy Hour Webzine

Quello che segue è il resoconto di una difficile chiacchierata tra quattro menti ormai andate ad aceto. Io, Superfreak (SF), alexander de large (adl) e Benny the Bungler (BB). I primi due sono tra gli ideatori della free net label pugliese Lepers Produtcions, il terzo pure ma in realtà non ne sa un cazzo e dichiara che in realtà come esseri umani non sono un granchè. In realtà il “prodotto” finale, ovverosia i dischi della Lepers, è di gran lunga migliore dei promotori, quindi vi invitiamo a scaricare e diffondere.

Visto che siete una free net label, vi chiedo una cosa su cui presumo siate competenti...ma la SIAE esiste davvero? Io non ci credo, per me è come Babbo Natale!

BB: Ma è chiaro, la SIAE è come la Mafia sono entrambe invenzioni dei media, Babbo Natale no, lui è esistito, adesso è morto, e a Bari ne conservano le ossa.

adl: Purtroppo la siae esiste ed è una delle piaghe del nostro tempo, ma noi lebbrosi come si sa ce ne fottiamo perché abbiamo problemi più seri a cui pensare, tipo raccogliere i brandelli che andiamo perdendo, comunque sia alla SIAE non possiamo che augurare tutto il male possibile

SF: purtroppo esiste e che tu lo voglia o meno prima o poi gli darai soldi

E il meccanismo delle Creative Commons ? In cosa consiste?

adl: Allora, le Creative Commons sono una sorta di diritto d'autore, ed hanno delle regole che ognuno definisce come meglio crede,ad esempio se tu vuoi che una tua opera sia usufruibile da tutti, e vuoi anche che sia possibile che si creino opere derivate dalla stessa, puoi farlo. Forse le Creative Commons hanno a che vedere con l'anarchia quindi, ma non ne sono sicuro…se vuoi attenerti ad un'ottica più simile a un vero e proprio diritto d'autore, puoi farlo, insomma, credo che le Creative Commons si possano riassumere in questa epigrafe: "fa' come credi",

Sei anarchico ? E la Lepers è anarchica?

adl: Mah... non so per quanto riguarda la , sicuramente ci sono alcuni concetti base che hanno a che fare con l'anarchia, ma io posso solo parlare della mia persona e, sì, sono una specie di anarchico satanista.

Ci spiegate i perversi meccanismi di diffusione/distribuzione/promozione di una free net label? E i vostri artisti come dovrebbero guadagnare visto che danno via i cd gratis? Mi chiedo, siete tutti dei coglioni?

SF: Si...questa è la risposta all'ultima domanda. Per quel che riguarda la prima il miglior modo di pubblicizzare una free net label è tramite lo spam perchè il pubblico è disattento. I nostri artisti non guadagnano, non è un sistema che funziona ma è facilmente sostenibile.

BB: Le risposte sono, in ordine:
1- Non so, non rispondo, quale distribuzione\diffusione\promozione?
2- I nostri artisti dovrebbero guadagnare trovandosi un lavoro, mica come alexander de large che non fa un cazzo da mattina a sera, o Superfreak che lavora senza farsi pagare. Mica siamo dei fottuti hippie.
3- Sicuramente si

adl: allora la cosa funziona più o meno così, il free download nasce come un'esigenza, l'esigenza di fasi ascoltare da quanta più gente possibile. E dal momento che non esiste al mondo nessuno che pagherebbe per comprare le nostre cacate, diciamo che siamo stati costretti ad adottarla come unica risorsa. Per quel che riguarda la seconda parte della domanda, ti parlerò di filosofia... l'artista non dovrebbe avere nessun rapporto con il concetto di compenso e di guadagno, all'artista tutto è dovuto, quindi il problema non si pone, per concludere ti rispondo che... è chiaro che siamo dei coglioni...perché non si capiva?

Un vostro artista , Pete Jones, è stato più volte mandato in onda all'interno della trasmissione radio di Mike Watt, autentica leggenda del punk. Come mai in Italia Pete Jones non se lo fila nessuno?

BB: Questo è quello che credi tu, a Pete Jones lo conoscono un sacco di persone, quello è amico di tutti, qualcuno lo chiama Spirito.

SF: Pete Jones è stato trasmesso una volta sola da Mike watt , che se no si monta la testa. in ogni caso Pete jones è il classico esempio di artista che non si sa produrre, non si sa promuovere e non ha voglia di farlo. Noi lo sosteniamo aiutandolo a registrare mixandogli le cose etc.,il problema è che non tutti gli artisti sono promotori di sè stessi e ad alcuni semplicemente non interessa

adl: Ma è così per tutti noi lebbrosi, siamo già stati in altre puntate del Watt from Pedro Show, due volte con gli Altierjinga, una volta con alexander de large e due volte con Frogwomen, evidentemente questo dimostra che Mike Watt è uno che ne capisce di musica, mentre in Italia non ne capisce un cazzo nessuno.

Cos'è per voi un artista?

BB: un cristiano metodista che spera un giorno di finire su Mtv, e nel tentativo impazzisce e finisce per far del male ad una vecchia.

adl: Mah, per me chiunque può essere considerato un artista, ma... c'è un ma... se vogliamo distaccare il concetto di artista dal concetto di pecunia, c'è da fare una premessa di tipo politico. La nostra specie non è ancora abbastanza evoluta per comprendere un tale concetto, ossia quello di artista... mi spiego meglio ci si arriva, a capirlo, chi o cosa è un artista... il problema è che non esiste nessun tipo di riconoscimento sociale... la società è invischiata nei meccanismi di massa e di sfruttamento della cultura pop, perciò la maggioranza degli italiani, per esempio, se penserà al concetto di artista penserà, chessò, a Elisa, o Alex Britti, o Vasco Rossi, ma qui non stiamo parlando d'arte, stiamo parlando di moda, e tra le due cose c'è un abisso.

SF: la risposta semplice è : uno che spreca la sua vita

Quella difficile?

SF:chi esercita professionalmente un’arte o vi si dedica abitualmente, spec. eccellendo

Ma a te in fondo in fondo i dischi che produce la Lepers piacciono sul serio?

SF: Purtroppo si, infatti spesso mi recupero gli album vecchi e li riascolto...secondo me sono tutti bellissimi, altrimenti non ci spenderei dietro tempo

adl: è chiaro che mi piacciano, sono la cosa più genuina che ci sia in circolazione, solitamente sono registrati male, ne convengo, ma non me n'è mai sbattuto un cazzo della qualità sonora, sono cresciuto ascoltando il primo Elvis, Robert Johnson, Hank Williams, e non mi è mai dispiaciuta la loro qualità sonora, poi oggi l'industria del disco presuppone che si registri in una certa maniera, massimizzando i volumi, facendo il mastering... per me continuano ad essere stronzate per chi vuole essere alla moda, che me ne frega se le radio non mi vogliono trasmettere? cazzi loro!

BB: A te piacciono?

A me si

BB: Allora anche a me. C'è da premettere una cosa. io, a differenza di molti lebbrosi, me ne sono sempre elegantemente sbattuto di chi o cosa veniva prodotta dalla lepers. E' chiaro che anche io mi sono fatto grassissime risate nell' ascoltare obbrobri musicali di tizi che credevano di avere a che fare con una etichetta seria. Ma in linea di massima questo è il motivo per cui alcune cose della lepers mi fanno cacare

Cosa deve fare un gruppo x entrare a far parte della Lepers Produtcions? C'è un rito di iniziazione?

BB: Per entrare nella famiglia da quanto ho capito devi:
A- Piacere a Superfreak
B- Suscitare l'ilarità del de large
C- Desiderare di organizzare eventi spettacolistici con noi
Oppure essere cugino di Superfreak

SF: Si...mi scrive leccando un pò il culo, mi manda un cd in versione fisica o digitale e io lo faccio ascoltare a tutti

adl: solitamente funziona così: il gruppo in questione, se è interessato (e ce ne vuole...) ci manda una demo, la demo viene ascoltata dai soci fondatori dell'etichetta, e viene votata, basta un 50% +1, come per i referendum popolari.

Quale fazione politica appoggiate?

BB: Che cazzo c'entra la politica con la musica

SF: Nazismo

adl: La produtcions si presuppone lo scopo di raccogliere i reietti del mondo discografico, quelli a cui nè le major nè le etichette indipendenti danno una mano, non per questo la ha a che vedere con la sinistra o con le minoranze in genere, non abbiamo legami politici. Diciamo che in linea di massima potremmo essere descritti come dei nazisti anarchici al contrario

Una specie di corte dei miracoli della musica...

adl: no, non una corte dei miracoli, è più un collettivo (che brutto termine) di menti geniali o quasi che collaborano a qualsiasi cazzata passa loro per la testa.

Come mai produtcions e non productions? E sopratutto, ve ne siete mai accorti?

SF: è un vecchio errore che ci portiamo dietro

BB: Tanto prima o poi la gente si sarebbe accorta che non sappiamo l'inglese, sarebbe bastato ascoltare un cd di Frogwomen

adl: questa è la domanda più sensata che qualcuno ci potesse fare. Sì ce ne siamo accorti. tutto nasce da un errore, l'errore poi è diventato parte integrante della nostra ragione sociale, a dimostrare forse che la produtcions stessa è una sorta di errore, probabilmente…

Più che un errore un bug nel mondo dell’industria discografica…

adl: sì, non è pessima come definizione,non a caso bug vuol dire insetto, e un virus è una specie di insetto minuscolo, la lebbra è un virus, quindi hai ragione tu.

Molti gruppi sono di Bari o zone limitrofe; la Lepers è un fenomeno legato al territorio o avete intenzione di espandervi? Se sì, con quali armi?

BB: Considera che 2/3 dei progetti presenti sono formati dalle solite 4-5 cape di cazzo. Abbiamo cominciato a espanderci quando abbiamo smesso di parlare solo tra di noi. In questo senso credo che la nostra arma più potente sia il nostro fascino. E un nostro amico piromane.

adl: Il nucleo operativo agisce a bari, ma abbiamo già iniziato ad espanderci al di fuori della puglia con gli Offman (salerno), Greg Houwer (belgio) e Luke Lukas (texas). Personalmente non credo la Lepers possa restare circoscritta in un qualsiasi territorio. Le armi a nostra disopsizione sono l'euforia insensata, la depressione post-prandiale e il non volersi porre alcun limite.

SF: la lebbra è una malattia, si diffonde dove mancano le condizioni igeniche adeguate, e infatti abbiamo colpito anche un texano e un belga

Chi cura la veste grafica della Lepers..e sopratutto, ci sono messaggi subliminali dietro?

SF: Sono io...il messaggio forse è vogliate bene ai diversi...oppure il contrario...ma anche no

Voi della Lepers siete diversi? E da cosa poi?

SF: In realtà non siamo diversi, siamo un pò uguali a tutto il resto...ci piacciono le cose nostre e quelle degli altri no, siamo egoisti

FF: quindi non fate parte della grande bella e sana scena italiana di etichette promoter e gruppi che si aiutano si chiamano "fratello" e condividono un'ideale supremo?

SF: Più che altro perchè non li conosciamo gli altri, però c'è gente simpatica...in realtà a quanto pare persone che fanno altra musica sono la maggior parte del nostro pubblico...però fratelli non ne ho. Ci sono comunque belle etichette, tipo Nuova Musica Rurale e From scratch...poi Musique a la Coque che è favolosa...mi piacciono alcune cose della Madcap

E del giro di etichette etc sorto attorno al MEI cosa ne pensate?

SF: Non conosciamo gente che partecipa al MEI... non sappiamo cosa sia.

Nessun commento:

Posta un commento