martedì 6 gennaio 2009

Bread Pitt - Non fate allarme: Ondalternativa

Progetto nato a Bari nel 2001 grazie alla voglia di fare musica non convenzionale sperimentando e divertendosi.

Il disco parte in maniera convincente con “La verde Groenlandia” brano punk a metà strada fra i primissimi “tre allegri ragazi morti” e i “CCCP” nulla di particolarmente geniale ma sicuramente di un certo spessore artistico, il  livello si mantiene sufficientemente alto con la frenetica “Caduta tendenziale del saggio di profitto”, molto piacevole il cantato che riporta alla mente “il giorno del mio compleanno” dei Marta sui tubi.“You doo?” segna l’inizio di alcuni brani più  sperimentali ed originali ma allo stesso tempo meno ispirati e con arrangiamenti decisamente più forzati: melodie un po’ piatte come “La prova costume” o il country un po’ acido di  “Texans from Bari”, ritornelli (se si possono chiamare tali) eccessivamente slegati dal resto del brano come in “Pasticcazzo” o “Fatto di gomma”.
Meritevoli di nota “Do you like synth?” e “Dove stiamo andando?” due brani più elettronici ma anche con atmosfere più curate e che senz’ altro hanno il merito di dare un po’ più di eclettismo e versatilità al disco. Il brano di chiusura “Deneb algiedi”, altra traccia dove i suoni elettronici la fanno da padrone, è un po’ privo di personalità e non molto coinvolgente (nche la posizione all’ iterno della tracklist non aiuta molto l’ appetibilità del brano).

In conlusione il progetto è interessante ma allo stesso tempo molto discontinuo ed, eccezzion fatta per “la verde Groenlandia”, all’interno del disco mancano un po’ di brani che fungono da “episodio trainante”.Da tenere comunque un po’ d’occhio.

- Francesco Mancini

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