Decisamente di stampo impro con immersioni caleidoscopiche nello psycho funky Nel continente Nero apre ad una versatilità conturbante e intrigante in cui la creatura bicefala, costituita dall’unione dei due gruppi, riesce a fondere e far restare distinte le due identità che la compongono, ma anche a nutrirsi con avidità sanguinaria dei più svariati generi musicali e farli propri. Alle falde del Kiliangjaro coniuga libertà espressiva, armonia cinematica e soprattutto un sapiente intarsio che attinge e reinterpreta vari spunti: dalla fusion più contorta ed estemporanea al divertissement da colonna sonora alla Piero Umiliani. Più cupa, in linea con un rituale voodoo Ci sta un popolo di Negri incede tra esoterismo e psichedelia oscura. Percussiva fino allo stordimento, con onomatopeici stridori di sax (gli ospiti illustri sono Andrea Caprara e Mario Gabola) Il più famoso è l’Hully Gully ci regala una serie di cacofonie irresistibilmente volubili, giocate tra le smussature ad incastro perfetto e le strumentali esplosioni pirotecniche della più giocosa e bizzarra free form. Dentro ci ritrovo da Valerio Cosi all’ensemble Jooklo, Cannibal Movie e Al Doum & The Faryds, Penguin Café Orchestra e Xhol Caravan. Classe e fluidità, leggerezza smaliziata e contenuti, spessore compositivo e gusto per l’improvvisazione, avanguardia, raffinato sincretismo e originalità, attitudine lo-fi, magnetismo, istrionismo, pensiero e primitivismo.
Il calderone è in piena ebollizione, gli ingredienti ci sono tutti: non avete che da bere e da stordirvi della magica pozione. Il tutto è come sempre in free download nel sito della Lepers Produtcions.
-Romina Baldoni
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